Quando la direttrice della fotografia Carissa Henderson si unì alla regista Sarah Dowland per girare il documentario premiato “Sue Bird: In the Clutch”, non poteva immaginare le sfide che il film avrebbe affrontato prima di debuttare al Sundance Film Festival 2024.
Il documentario segue la star della WNBA e cinque volte medaglia d'oro olimpica Sue Bird nell’ultimo capitolo della sua straordinaria carriera lunga 21 anni.
Nonostante l’impatto indiscutibile di Bird nello sport femminile, è stato difficile ottenere finanziamenti e supporto per il progetto.
Henderson ha scelto tre obiettivi ZEISS CP.3, insieme al suo zoom Canon 70-200mm, per raccontare questa storia ispiratrice.
Le riprese sono iniziate nella primavera del 2021, quando Bird, a 41 anni, era la giocatrice più anziana della WNBA, ma ancora al top.
Il film intreccia filmati originali della sua vita personale e professionale con materiale d'archivio, dipingendo il ritratto di una campionessa carismatica dello sport femminile.
Con risorse limitate, il team ha iniziato le riprese in un momento in cui la pandemia era ancora in pieno corso.
Bird, portabandiera alle Olimpiadi di Tokyo, ha conquistato la sua quinta medaglia prima di tornare negli Stati Uniti, dove il suo team, i Seattle Storm, ha subito una sconfitta nei playoff.
Spronata dai fan che urlavano "un altro anno", Bird ha deciso di giocare un’ulteriore stagione.
Questo prolungamento delle riprese ha consentito ai filmmaker di ottenere ulteriori finanziamenti e Henderson di noleggiare obiettivi aggiuntivi.
A integrazione del Canon 70-200mm, Henderson ha scelto un ZEISS CP.3 da 25mm, 50mm e 85mm, spiegando che "con gli obiettivi fissi, l'impatto visivo è più forte e deciso".
Nel documentario, il racconto non nasconde le difficoltà fisiche ed emotive affrontate da Bird. Henderson adotta un approccio verité, catturando Bird durante la fisioterapia e le partite, evidenziando il contrasto tra momenti vulnerabili e l'energia dei fan e dei giochi ad alta tensione.
Il film intreccia anche la carriera di Bird con le sfide di una donna omosessuale che ha dovuto affrontare preconcetti su come dovrebbe essere e comportarsi.
Il cuore del racconto si trova nell'interazione tra Bird e la sua compagna, la leggenda del calcio Megan Rapinoe.
Uno dei momenti preferiti di Henderson è una conversazione intima tra Sue e Megan sul divano, riflettendo sull’evoluzione della percezione dell'omosessualità.
Sue Bird: In the Clutch” ha avuto successo, e dopo la sua anteprima al Sundance è stato acquistato da Netflix.
Dopo tre anni di riprese, il documentario ha ottenuto il riconoscimento che meritava, con gli obiettivi che hanno svolto un ruolo fondamentale nel raggiungere la visione cinematografica del film.
INFO: https://lenspire.zeiss.com/
TAG: #SueBird, #WNBA, #documentary, #ZeissCP3, #cinematography, #CarissaHenderson, #SarahDowland, #SundanceFilmFestival, #womenssports, #MeganRapinoe #zeiss, #obiettivizoomcine